Domanda:
Clonazione umana terapeutica...favorevole o contrario?
anonymous
2007-10-20 21:26:45 UTC
Produrre embrioni umani in laboratorio da usare a scopo terapeutico: un procedimento eticamente sempre corretto, a volte accettabile oppure da evitare tassativamente? Mi dite la vostra opinione e la vostra età? Grazie per le vs. risposte.
Otto risposte:
Pantone
2007-10-22 14:06:48 UTC
Embrioni umani... ne so proprio poco ma confesso che certa scienza mi incute un po' di timore (forse a torto, lo ammetto). Ma possibile che non ci siano altre strade? Non è che la genetica implica qualcosa che sa molto di business? Questo mi fa ancora più paura.

21 anni.
anonymous
2007-10-21 13:01:26 UTC
Mi pare ovvio che big gigi di CLONAGGIO (non clonazione) TERAPEUTICO non ne sa molto. Intanto non è che si fa crescere un embrione, perchè ciò richiede l'impianto in un utero, si fa solamente sviluppare una blastocisti IN VITRO. Tale blastocisti contiene infatti cellule totipotenti (a dire il vero pluripotenti...non possono dare tessuti extraembrionali infatti) che possono essere indotte a svilupparsi in qualsiasi direzione istologica. Il fine di ciò è sostituire tessuti danneggiati in poratori di malattie genetiche e non con cellule derivate dal clonaggio terapeutico di una cellula del paziente, che dunque non darà alcun problema di rigetto. Non si tratta quindi di fare "esperimenti" su embrioni e poi farli morire. E' dunque un prcocedimento correttissimo e di grandissima importanza in campo medico, perchè potrebbe rappresentare una terapia definitiva e risolutiva per molte malattie genetiche.



Vorrei far presente a chi ha posto la domanda che è proprio perchè gli "addetti ai lavori" sanno di cosa parlano che spesso esprimono un'opinione favorevole. Tu probabilmente non sei abbastanza informato per esprimere un parere sulla questione. Senza contare che le cellule che vengono prese sono prese da una BLASTOCISTI, ossia un "ammasso" di circa 80 cellule (delle quali si prendono per il clonaggio solo quelle della MASSA CELLULARE INTERNA). Taluni studiosi non definiscono neanche questo stadio di sviluppo come embrione e sostengono che si possa parlare di embrione solamente dopo due settimane dalla fecondazione. In ogni caso, al di là di meri tecnicismi lessicali, credi davvero che un ammasso di 80 cellule sia un essere umano a tutti gli effetti??! Tra l'altro vorrei farti presente che è molto difficile riuscire a sviluppare completaente un embrione clonato, quindi, probabilmente, quelle 80 cellule, se anche fossero impiantate in un utero (e sottolineo che L'IMPIANTO NELL'UTERO NON FA PARTE DEL PROCESSO DI CLONAGGIO TERAPEUTICO), avrebbero una probabilità pari a 1/1200 circa di riuscire a diventare un feto a termine, pertanto è molto meglio salvare la vita di qualcuno con quelle cellule.
Fry
2007-10-23 16:34:30 UTC
la clonazione umana terapeutica è un ottima risorsa che però è ancora un pò acerba...vai a dare un'occhiata qui...

http://www.ifeditalia.org/cseb/clonazione.terapeutica.htm

ah...

ho 23 anni e tra qualche mese mi laureerò in biologia...ciao!



Ciao

Vorrei innanzi tutto osservare che l’espressione “clonazione terapeutica” non è appropriata a connotare la tecnica di cui ci occupiamo in relazione alla produzione di cellule staminali embrionali.

Qui l’uso del trapianto nucleare somatico (TNS) è finalizzato esclusivamente a ricavare cellule staminali compatibili col donatore del nucleo e non a riprodurre un essere umano con lo stesso corredo genetico nucleare di un altro essere umano....questo è importante...continuare ad usare l'espressione di "clonazione" serve solo a trasferire su questa tecnica l’alone negativo che accompagna (secondo me immeritatamente) il termine clonazione, e a complicare inutilmente un dibattito che avrebbe invece bisogno della maggiore chiarezza possibile.

Purtroppo l’espressione è ormai entrata nell’uso corrente e quindi continueremo a usarla, tenendo tuttavia ben ferma la netta differenza di finalità nell’applicazione del TNS. Venendo ora alla sostanza della questione, il trapianto del nucleo prelevato da una cellula somatica in un ovocita privato del suo nucleo può servire a produrre cellule staminali che, in TEORIA, unirebbero i vantaggi delle cellule staminali embrionali (illimitata proliferazione in vitro e capacità di produrre tutti i tessuti) col vantaggio delle cellule staminali dei tessuti adulti (la compatibilità col paziente donatore del nucleo). probabilmente ti sto dicendo cose che già sai ma ci tenevo a precisare gli scopi.

Dal mio punto di vistan non riesco a vedere quali problemi morali possa sollevare l’applicazione di questa tecnica nella ricerca di base.

Capisco l’obiezione che viene avanzata da chi (come nel tuo caso) rifiuta ogni forma di sperimentazione che comporti la distruzione di embrioni umani: ma chi può assicurare che la TNS comporti la creazione di embrioni? Ora - a parte il fatto che non è chiaro se il risultato del TNS possa essere definito “embrione”....nessuno può fornire questa assicurazione in anticipo...semplicemente perchè ancora non lo sappiamo...ma la ricerca si fa appunto per apprendere quel che non si sa, e mi stupisce che degli addetti ai lavori rifiutino a priori questa possibilità.

Ciao!
kerberospanzercop
2007-10-21 05:09:07 UTC
Favorevole al 100%
Vanessa deluxe
2007-10-26 08:50:07 UTC
accidenti quasi tutti sn favorevoli! io sono contraria a priori a clonare una persona anche solo a fini terapeutici. La cosa che mi colpice di più è che siano favorevoli così tanti "adetti ai lavori" da come si vede dalle loro qualifiche ... posso capire gli altri (non sempre c'è una chiara informazione sul problema). Mi chiedo dove finiremo di questo passo: ogni volta che c'è un progresso in queste tecniche sorgono nuovi dibattiti e le precedenti questioni vengono "sdoganate" solo per dedicarsi a questioni ancora più complesse e delicate. Anni fa molte persone si sarebbero scandalizzate per cose che oggi tutti i ragazzi trovano normalissime (mi riferisco in ambito medico e biologico) posso crdere ragionevolemnte che sarà così anche per la clonazione, selezione negativa di embrioni ... e visto che è già stato fatto negli USA a impiantare solo embrioni affetti da acondroplasia perchè entrambi i genitori erano affetti (hanno fatto la fecondazione in vitro) sicome volevano un figlio uguale a loro e che non fosse sano perchè "diverso". Date tempo al tempo....
Francesco B
2007-10-24 16:42:13 UTC
Favorevole

Studente di Tecniche Diagnostiche di Laboratorio Biomedico,

22 anni
Alessandro G
2007-10-23 17:10:34 UTC
Secondo me è una cosa contro natura. é vero che così si possono guarire molte persone, ma si andrebbe contro a quello che è la selezione naturale, se madre natura ha deciso che un animale, pianta, umano deve sparire dalla faccia della terra, noi dobbiamo solo guardare. Io stesso se mi venisse una malattia mortale inguaribile, mi rassegnerei, senza timori.

Se invece si cerca di salvare un/a ragazzo/a rimasto/a vittima di un incidente, allora si, se si cerca di salvare uno spacciatore, un assassino, o semplicemente uno che è andato a schiantarsi contro un muro con la macchina perchè andava troppo forte, allora li direi "lasciatelo morire, non merita di vivere, se non muore, lasciatelo soffrire, è il minimo che gli posso augurare".
anonymous
2007-10-21 09:14:24 UTC
se fosse sl per uso terapeutico potrei concordare, x il resto no. ho cmq dubbi xk un bambino, clonato, che poi "funziona come uno normale" con stessi bisogni di affetto che bisogni fisiologici poi k fine fa? una volta testato x ttt le malattie e cure possibili lo facciamo fuori.

mi sembra un po disumano.


Questo contenuto è stato originariamente pubblicato su Y! Answers, un sito di domande e risposte chiuso nel 2021.
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